Piccole mostre alla scoperta dei materiali conservati nei depositi del Museo.
Per i complessi di minore entità, relativamente al numero dei reperti, o per singoli oggetti particolarmente significativi che non trovano spazio nel percorso museale, il Museo, a partire dal 2018, ha introdotto l’iniziativa espositiva “Dai depositi del Museo: COSE MAI VISTE!” per il quale viene allestita una vetrina, supportata da un pannello didattico e da una piccola guida che è possibile scaricare da questa pagina.
Dal 20 maggio 2022
LAVAGNONE (Desenzano/Lonato-BS). Francesco Zorzi (ricerche 1938 e 1962)
La mostra è dedicata ai reperti rinvenuti da Francesco Zorzi (1900-1964), studioso di preistoria e direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, al Lavagnone.
I materiali qui esposti fino al 2017 erano conservati presso il Museo Civico di Storia Naturale di Verona.
Il catalogo è curato da Nicoletta Martinelli.
LAVAGNONE (Desenzano/Lonato-BS). Scavi dell'Università degli Studi di Milano nel settore E
La mostra è dedicata ai reperti rinvenuti in uno strato di bonifica esteso su quasi tutta l’area di scavo (settore E), tra il 2011 e il 2015 durante le campagne di ricerca dell’Università degli Studi di Milano presso il sito del Lavagnone.
In base alla stratigrafia e alle caratteristiche dei reperti, la bonifica risale a un momento già avanzato del Bronzo Medio I (circa 1625-1525 a.C.). A quel tempo, l’abitato si estendeva tra la sponda nord-orientale e il centro del bacino, comprendendo tanto palafitte nelle zone ancora umide quanto case all’asciutto. I reperti archeologici inoltre testimoniano l’esistenza di scambi con altri gruppi dell’Italia settentrionale, come la cultura delle Palafitte occidentali della provincia di Varese e quella delle Terramare in Emilia.
La presenza di resti di un cranio umano alla base dello strato è interpretabile come deposizione votiva nella bonifica di fondazione del successivo livello di abitato.
Maguzzano (Lonato-BS)
Fino al 2018 i materiali di Maguzzano erano conservati a Brescia presso il Museo Civico di Storia Naturale. Ora sono entrati a far parte delle collezioni del Museo, grazie all’accordo tra SABAP-BG-BS e il comune di Desenzano del Garda volto al potenziamento del museo cittadino quale polo culturale del territorio desenzanese.
I materiali, in particolare la ceramica, ci permettono infatti di ipotizzare la presenza di un villaggio sorto alla fine del Bronzo Antico (fine del IXX-metà del XVII secolo a.C. circa) e abbandonato all’inizio del Bronzo Medio (metà del XVII-metà del XVI secolo a.C.).